Girovagando sul web abbiamo trovato una lettera anonima di un utente che ha colpito particolarmente la nostra attenzione. Sarà che noi amanti degli anni 2000 abbiamo, insomma, l’età che abbiamo e che quindi il tema dei fatidici 30 anni lo abbiamo particolarmente a cuore. Vista anche l’opinione comune che abbiamo riguardo al fatto che i 30enni sono una generazione che raramente si ripeterà. Abbiamo deciso di condividerla con voi.
I 30enni sono una generazione che raramente si ripeterà. Sono a metà. A metà di tutto. Hanno conosciuto sia l’analogico che il digitale, la vita con e senza internet e telefonini, la lira e l’Euro. Ha fatto in tempo a mandare cartoline, lettere scritte a mano e far sviluppare le foto con rullino. Hanno fatto in tempo a conoscere chi aveva fatto la seconda guerra mondiale, se non anche chi aveva fatto la prima. Sono cresciuti con i migliori film di tutti i tempi, la maggior parte premiati con l’Oscar: il momento magico della Disney, Forrest Gump, Titanic, Ritorno al futuro, i Simpson, Tim Burton, Harry Potter, il Signore degli anelli, i manga.
Hanno conosciuto la crisi economica e la pandemia: era da 100 anni (durante la spagnola) che gli uomini non la vivevano. Hanno avuto compagni di scuola stranieri e lavorato con stranieri, fino agli anni 90 cosa rarissima. Poi, hanno visto (se italiani) una politica che nessuna al mondo ha mai visto (in negativo) dal 1992 in poi, almeno nel mondo civilizzato.
Anonimo del Web
Raramente hanno avuto figli e famiglia a 20 anni e in pochi sanno cos’è la stabilità lavorativa come le generazioni precedenti. Non andranno forse mai in pensione. Hanno visto crollare le Torri Gemelle, la guerra in Iraq, la Nazionale che vince i Mondiali, il primo presidente afroamericano degli Stati Uniti, la Brexit, l’incendio di Notre Dame, la rivoluzione ecologica. Il 30enne è unico nel suo genere. In positivo e in negativo.
Con queste parole, sapientemente scritte, pensiamo anche noi che i 30enni sono una generazione che raramente si ripeterà.
E voi cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti su @vivaglianni2000.